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CITTà D’ARTE DI GUSTI E CULTURA

Treviso e Dintorni

il territorio veneto

E Quello che Offre

Venezia

Venezia nella sua unica essenza di città che si specchia nell’acqua, e l’immagine che restituisce si ritrova impressa nell’anima di chi la guarda. Il viaggiatore, è rapito dalla bellezza e dalla moltitudine di monumenti e opere d’arte. Piazza San Marco, cuore storico ed emblema della città, importante complesso urbanistico e architettonico, prende il nome dalla celebre Basilica di San Marco, costruita in stile orientale e sormontata da cinque cupole bizantine. Il vasto spazio si apre d verso la laguna e dagli altri delimitato dall’alto Campanile e dai prestigiosi palazzi storici delle Procuratie Vecchie e Nuove e Palazzo Ducale. Una Città Unica e meravigliosa, piena di scorci indimenticabili .. da visitare almeno una volta nella vita.

Treviso

Treviso è una bellissima città ogni stagione, lentamente assaporarne ogni angolo, scoprire scorci originali, respirare la tranquilla vita cittadina. Cuore della città e storico luogo di incontro degli abitanti di Treviso è piazza dei Signori con il suo Palazzo dei Trecento e l’elegante Loggia Dei Cavalieri. La città è bagnata dalle acque dei fiumi Sile e Cagnan che s’insinuano tra le vie e donano un fascino unico al centro storico racchiuso dalle antichissime mura. Le case porticate con le belle facciate affrescate che si riflettono sul canale dei Buranelli e l’Isola della Pescheria, creata nel fiume Cagnan per ospitare il mercato del pesce, raccontano lo stretto legame di Treviso con le sue storiche acque.

Conegliano

La zona, posta a metà strada tra la montagna e la pianura e punto di passaggio per raggiungere il Friuli, fu da sempre un sito strategico. Attorno al X secolo fu eretta una fortezza controllata dai vescovi di Belluno, ma di probabili origini romane. Lo stesso toponimo sembra derivare dal latino cuniculus indicante i passaggi sotterranei del castello. Famosa per aver dato i natali al celebre artista Giambattista Cima (XV sec.), Conegliano sorge in una posizione privilegiata a ridosso delle Prealpi Trevigiane. La città attualmente conta circa 36mila abitanti (è il secondo centro abitato della provincia, dopo il capoluogo Treviso, con una densità demografica molto alta, di circa 2.000 abitanti per chilometro quadrato, essendo la gran parte del territorio comunale collinare, a verde o agricoltura) ed è punto di riferimento con i suoi servizi per un contesto “metropolitano” di circa 100mila abitanti.

Castelfranco

La nascita di Castelfranco Veneto come oggi la conosciamo risale alla fine del XII secolo. Il Comune di Treviso, che controllava quella parte di territorio, decise di fondare un borgo fortificato che servisse ad arginare le incursioni delle città rivali Padova e Vicenza e, dopo aver edificato una cinta di possenti mura delimitata da un fossato, vi si insediarono un centinaio di famiglie per popolarlo. Castelfranco nacque così, come un villaggio all’estremità occidentale dell’area trevigiana abitato da contadini e agricoltori chiamati ad affermare l’esistenza di un Comune – quello di Treviso – per l’epoca lontano, ma che aveva garantito loro la possibilità di vivere in un borgo “franco” esente da tasse e balzelli (da qui il nome Castelfranco).

Montebelluna

Ai piedi del verdeggiante Montello, nel trevigiano, Montebelluna ha dimostrato fin dalle origini la sua vocazione commerciale. Il territorio circostante, disseminato di ville venete, mulini, opere irrigue racconta un passato operoso e produttivo, che ha lasciato in eredità una fiorente industria calzaturiera e la storia di questa tradizione è racchiusa nel Museo dello Scarpone a Villa Binetti, unico nel suo genere in Italia. L’origine di Montebelluna risale ai Paleoveneti, le cui tracce sono oggi raccolte nel Museo di Storia Naturale e Archeologia di Villa Biagi.

Asolo

Elegantemente adagiata sui colli trevigiani, presenta una cinta muraria ben conservata che culmina nella Rocca fatta costruire da Ezzelino da Romano nel XII secolo. L’apparato difensivo della città viene rafforzato durante la dominazione dei Carraresi nel ‘300, ma è con il governo veneziano che Asolo raggiunge il massimo del suo splendore. E’ uno dei borghi più bell’ d’ ITALIA fregiato della bandiera arancione.

Bassano del Grappa

Attraversata dal fiume Brenta, Bassano del Grappa è una delle città più popolate e sviluppate del Veneto. Il suo artigianato, con le eccellenti ceramiche, e la tradizione gastronomica legata alla preparazione di prodotti come gli asparagi, il baccalà e la famosa grappa sono l’orgoglio della città. Le vicende storiche che hanno interessato questo piccolo centro e i dintorni, hanno plasmato l’aspetto di questo bellissimo borgo d’Italia. In questa guida, vi proponiamo un itinerario di un giorno a Bassano del Grappa con alcuni consigli su cosa vedere. Scopriremo così quanto il centro sia legato ai ricordi della Grande Guerra attraverso la storia del suo Ponte e dove viene prodotta la grappa più buona d’Italia. Cosa visitare a Bassano: Il piccolo borgo di Bassano del Grappa, affacciato sul fiume Brenta, si visita in una giornata o un weekend all’ insegna della storia e del relax. Ecco le tappe imperdibili attraverso la città.

Valdobbiadene

L’area prealpina e collinare della Marca trevigiana, in particolare quella che va dalla piana del Cansiglio ai pendii del Monte Cesen nei pressi di Valdobbiadene, è costituita da un ambiente naturale particolarmente variegato, a volte addomesticato dalla mano dell’uomo, a volte ancora selvaggio. Caratteristici declivi si alternano a valli, spezzando la compattezza del territorio e offrendo un’ampia gamma di opportunità escursionistiche: dai percorsi più facili a quelli più impegnativi, con innumerevoli possibilità a disposizione degli amanti del trekking, della mountain bike, dell’arrampicata su pareti di roccia, del parapendio.

Quinto di Treviso

TREVISO OSTIGLIA CICLABILE

Lunghezza: sui totali 118 km della ferrovia, realizzati 56 km
Tipo percorso: Pista ciclabile
Data apertura: 2005

Da Quinto alla ex Stazione di Badoere, fino al confine con la provincia di Padova, la pista ciclabile è realizzata da anni, compreso il bellissimo ponte sul Sile. Il percorso è tutto su fondo sterrato di ghiaino stabilizzato, non crea alcun problema di percorribilità.

Tutto il tratto in provincia di Padova è completato, totalmente su asfalto, compreso anche il grande ponte sul fiume Brenta.
Si può suddividere, per comodità descrittiva, in tre tratte. Dal confine con la provincia di Treviso, appena oltre Silvelle di Trebaseleghe, a Camposampiero. Da Camposampiero al fiume Brenta a Pieve di Curtarolo, e dal ponte sul Brenta a Bevadoro di Campodoro fino a Pojana di Granfion e Grisignano, in provincia di Vicenza.

OASI CERVARA QUINTO DI TEVISO 

Indirizzo: Via Cornarotta, 50, 31055 Quinto di Treviso TV

Telefono: 0422 23815 

L’Oasi Naturalistica del Mulino Cervara è una piccola riserva naturale (25 ettari) che tutela un ambiente palustre di eccezionale bellezza e rappresenta un punto di accesso al Parco Naturale Regionale del Fiume Sile, uno dei più importanti fiumi di risorgiva d’Europa. L’Oasi è situata a S.ta Cristina di Quinto di Treviso ed ha la forma di un’isola compresa tra i corsi del fiume Sile e del torrente Piovega. Al suo interno sono presenti numerose polle sorgive (in dialetto trevigiano: fontanassi) attraverso cui emergono dal sottosuolo le acque che alimentano la palude e contribuiscono a dare vita al corso del Sile.L’Oasi è un biotopo di elevato pregio naturalistico classificato come Sito di Interesse Comunitario (S.I.C.) per il rifugio della fauna selvatica e la conservazione della flora spontanea del Sile.

 

VILLA MEMMO QUINTO DI TV

Villa Memmo, conosciuta dai residenti come Villa Giordani, Valeri, assieme a Villa Ciardi, rimane rara testimonianza della presenza di tante altre ville esistenti nel territorio di Quinto ( se ne contavano alla fine del ‘600 più di una ventina, tra ville e case dominicali disseminate nel territorio comunale, in seguito la maggior parte di questi edifici furono distrutti o trasformati). La villa ha una storia plurisecolare tuttavia non si conosce esattamente l’anno della sua edificazione. Il più antico documento in cui viene citata la Villa è l’estimo veneto del 1682 (registro delle proprietà ai fini fiscali) che riporta il nome del proprietario: il Nobil Homo Costantino Memmo. La famiglia Memmo apparteneva al Libro d’oro delle 24 famiglie patrizie fondatrici di Venezia. La villa aveva una modesta proprietà di circa 13 campi tra parco e aree coltivate. Nell’estimo del 1714 risulta proprietaria della villa Marina Zen vedova di Costantino Memmo e la villa viene descritta come Casa Dominicale e da gastaldo ( l’uomo di fiducia dei Memmo che gestiva la proprietà).

 

locanda righetto

Tradizione e Natura

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